venerdì 5 agosto 2011

Tende da sole: le imperfezioni dei tessuti

Tratto dal blog di GIBUS


La maggiore sensibilità ecologica ha permesso di realizzare normative a salvaguardia della persona e dell’ambiente che hanno vietato l’utilizzo di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute o inquinanti.
Dai trattamenti di finissaggio dei tessuti è stato pertanto eliminato tutto ciò che potesse costituire un rischio: la formaldeide come antimacchia e antipiega e l’arsenico e il mercurio come battericidi antimuffa.
Gibus si impegna a scegliere solo tessuti conformi alle normative vigenti in materia ambientale e di massimo livello qualitativo.
Questi tessuti sono inoltre suscettibili alla comparsa di imperfezioni: nella confezione del telo possono formarsi pieghe ad effetto ragnatela, specialmente nei colori chiari, pieghe che però non compromettono la qualità della tenda. Vicino alle cuciture e ai bordi laterali possono invece formarsi delle onde a causa del doppio spessore del tessuto che, arrotolandosi sul rullo crea tensioni diverse. Questo fenomeno è stato migliorato notevolmente con lo sviluppo dei tessuti in poliestere tinti in massa di nuova generazione, caratterizzati rispetto all’acrilico, da una memoria breve, per cui tendono a ritornare alla forma originaria dopo la sollecitazione che li deforma.
La mantovana, se esposta a forti e continue sollecitazioni di vento, può presentare tracce di logorio, sfilacciamento ed abrasioni. Infine, poiché il tessuto è impregnato di resine fluorurate, possono formarsi dei microfori sugli spigoli laterali formati dal tessuto, quando la capottina è raccolta, in seguito ad una forte e continua esposizione al vento, a causa della rottura della pellicola rigida della resina. Anche questo fenomeno è stato superato, e qui in maniera significativa, grazie all’utilizzo dei poliesteri tinti in massa.

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